L’Indie Beauty è un fenomeno in costante crescita, che identifica un gruppo di marchi indipendenti, non appartenenti alle grosse multinazionali della bellezza o a brand già consolidati. Dallo skin care al make up, all’hair care fino agli integratori e ai beauty-tools, il fenomeno sta smuovendo il mercato della bellezza in tutto il mondo.
I nuovi Indie Brands coinvolgono il consumatore finale in prima persona, mostrandogli cosa c’è dietro al brand stesso, raccontando la propria storia, presentandosi non solo come marchio ma anche come persone.
La forza del loro successo sta nell’aver abilmente usato canali online e social media per superare in astuzia i giganti del settore e costruire un ampio seguito di consumatori fedeli.
Questo rapido successo nel mondo del beauty è il risultato di un coinvolgimento personale del consumatore, che si sente più partecipe ed ama testare il “nuovo” e soprattutto poter dire la propria opinione. Le nuove generazioni infatti amano i brand che parlano apertamente, si raccontano e condividono gli stessi valori, principi e gusti in fatto di beauty come in una vera community.
Perché nasce l’ Indie Beauty?
La “bellezza Indie” nasce dall’intuito di persone comuni, ricercatori, micro-imprenditori e imprenditrici che hanno grande passione per il mondo del beauty. A questo interesse si aggiungono creatività, competenze cosmetologiche e grande dedizione nel cercare prodotti migliori che non esistono sul mercato.
A favorire la proliferazione di Indie beauty brands è la sempre più diffusa voglia di novità. È la clientela stessa che va alla ricerca di prodotti di nicchia. Si tratta infatti di linee poco note o molto specifiche per utilizzo o per natura delle formulazioni. La notorietà del fondatore è senza dubbio un aspetto importante su cui si basa il successo dei marchi Indie. Basti pensare a quei brand nati da star come Rihanna o di internet-celeb come Huda Kattan e Jeffree Star, che non hanno bisogno del sostegno dei colossi del beauty per divulgare e promuovere il proprio marchio.
Drunk Elephant: la ricetta perfetta per il tuo beauty smoothie
Arrivato in Europa da un paio di anni, Drunk Elephant è tra i nuovi beauty brand che stanno facendo molto parlare di sé. Questo perché, oltre ad avere dei packaging innovativi e colorati, crea prodotti di alta qualità, con ingredienti selezionati e ottimi anche per le pelli più sensibili. Utilizza infatti esclusivamente ingredienti biocompatibili, ovvero ingredienti che la nostra pelle riconosce, escludendo i Suspicious 6, i sei ingredienti sospetti come alcool dannosi, filtri chimici.
Drunk Elephant pensa alle routine di cura della pelle come a dei frullati: fanno bene, sono facili da mescolare e puoi cambiare la ricetta ogni volta che vuoi, non a caso, l’hashtag maggiormente utilizzato è #drunkinlove.
Drunk Elephant ha attualmente 1 milione di follower su Instagram, un grande successo rispetto a tanti concorrenti. Il profilo molto curato, mostra un uso di colori vivaci che fa risaltare il cuore e l’anima dietro il marchio e incoraggia i clienti ad acquistare i loro prodotti direttamente dalla pagina.
Drunk Elephant inoltre fa un ottimo lavoro nell’utilizzare le storie per intrattenere e informare con colori, immagini e testi che istruiscono i follower con informazioni sul prodotto e sul relativo uso. Inoltre, coinvolgono molto i consumatori nella creazione di contenuti attraverso challenges e FAQs.
Il futuro dell’Indie Beauty dettato dal brand Glossier
Uno dei casi più emblematici di Indie Beauty è il brand Glossier, nato da un blog molto popolare, Into The Gloss. Con il packaging dei prodotti progettato pensando a Instagram, Glossier si affida alla generazione dei selfie per diffondere il messaggio, integrando persino i e ha persino integrato i commenti degli utenti nello sviluppo del prodotto.
E’ un immaginario fatto di tinte rosa pastello che in pochi anni ha raggiunto 2,7 milioni di follower su Instagram, che piace perché parla il linguaggio del cambiamento. Non resta ancorato a ideali estetici utopici e superati e non finge che l’avvento dei social non abbia stravolto le nostre vite.
Glossier utilizza una strategia che prevede la condivisione di testimonianze visive sui propri canali Owned Media, incoraggiando i clienti del brand a condividere i loro selfie che li ritraggono mentre utilizzano i prodotti. Infatti, il brand è ormai da tempo conosciuto per celebrare i suoi consumatori e trattare ciascuno di loro come un influencer.
Non si parla solo di User generated content, bensì Glossier ogni giorno condivide in tono amichevole e autentico, video tutorial, immagini di modelle con hair and make up naturali, copy diretti che spiegano i benefici dei prodotti. La sua forza è quella di essere un brand accessibile e facilmente riconoscibile dai suoi milioni di followers.
Quando il beauty incontra la musica: Hauslabs
Lady Gaga è ufficialmente entrata tra le star che hanno lanciato sul mercato il proprio brand di cosmetici. Haus Laboratories, marchio di cosmetici vegan e cruelty-free, è il primo beauty brand di rilievo a essere venduto su Amazon, ma è comunque acquistabile sul sito ufficiale e sulle pagine social ufficiali.
Il nuovo beauty brand si ispira all’idea di una bellezza inclusiva e Haus Labs lancia un messaggio preciso: amare se stessi. L’obiettivo è di rendere il make up una forma di empowerment, auto espressione e liberazione dai canoni.
La comunicazione del brand è interamente legata al mondo dei social. I suoi 800 mila followers ogni giorno vengono raggiunti da numerosi contenuti, foto, tutorials e stories, con un linguaggio contemporaneo tipico dei social media.
La digitalizzazione ha dato nuove leve di crescita al settore della bellezza. Viviamo in un’epoca in cui le persone condividono sempre più contenuti digitali. Questo comporta la ricerca di una maggiore diversità e molteplicità di idee da parte dei brand per rispondere alle esigenze dei consumatori. Ecco perché la principale strategia attuata dai Brand Indie non è quella di non cercare di intercettare il maggior numero possibile di persone, ma di individuare una certa categoria, di segmentare i consumatori comprendendo chi sono, quale tipo di vita conducono, come vogliono essere percepiti, cosa aspirano a essere per meglio creare contenuti che rispecchiano le proprie esigenze.