Nel corso del 2020 spesso e volentieri la bellezza si è rivelata sinonimo di innovazione. Da filtri di realtà aumentata che permettono di provare cosmetici attraverso uno smartphone alla personalizzazione dei prodotti grazie a piattaforme di consulenza virtuali, il mondo del beauty e quello della tecnologia sembrano aver definitivamente aperto i loro confini l’uno all’altro.
Le novità beauty non sono solo legate all’ambito tecnologico, ma riguardano anche cambiamenti culturali che determinano stili di vita e atteggiamenti più consapevoli che mostrano il vero volto dei brand senza nessun tipo di maschera. Un volto che anche nell’e-commerce diventa più reale, accessibile e alla portata di tutti. Ecco che i beauty trends del 2021 si confermano diversi e inclusivi anche per i canali di vendita online.
1. La bellezza multiculturale vende di più
Un’analisi di mercato condotta dal centro di ricerca Nielsen ha mostrato come la bellezza stia diventando sempre più lo specchio della diversità. Un modo di declinare questo trend della diversity è proporre varie tonalità di fondotinta adatti a tutte le differenti carnagioni e colori dell’incarnato. I marchi che promuovono attraverso i loro cosmetici il concetto di una bellezza multiculturale registrano il doppio delle vendite rispetto alle aziende che non abbracciano questa filosofia di business.
Le realtà aziendali che stanno adottando stili e linee di cosmetici inclusive vedono i loro sforzi ricompensati nell’aumento dei loro ricavi annuali.
Credits to Common Thread
Too Faced, un marchio orgoglioso di proporre prodotti per il trucco innovativi e inclusivi grazie alla sua vasta gamma di cosmetici adatti a ogni colore dell’incarnato, ha ottenuto un fatturato annuo di $ 350 milioni, mentre Illamasqua, marchio di bellezza il cui slogan incoraggia il consumatore a “Esprimere la propria individualità” ha visto i suoi profitti salire a $ 50 milioni.
Anche Black Opal Beauty ha generato vendite per un valore di $ 15 e Derek Wanner, vicepresidente vendite e marketing per Black Opal, conferma l’importanza di proporre cosmetici attenti a soddisfare le esigenze di tutte le diverse etnie: “I consumatori etnici non solo hanno aspirazioni di bellezza, ma un potere d’acquisto lasciato inutilizzato da un’industria beauty che non si adattava alla diversità dei toni e sottotoni della pelle”.
2. Le nuove partnership tra beauty e tecnologia
Nell’ottobre 2019, Perfect Corp, la principale società di realtà aumentata al mondo, ha collaborato con il gigante cinese dell’e-commerce, Alibaba di Jack Ma, integrando la sua tecnologia di prova virtuale AR YouCam Makeup nelle esperienze di acquisto online di Taobao e Tmall Alibaba. A soli sei mesi dall’utilizzo della tecnologia AR di Perfect Corp, Alibaba ha rivelato di aver aumentato i suoi tassi di conversione di 4 volte.
Credits to AI Business
Da allora, questa nuova tecnologia nel settore della bellezza sta facendo passi da gigante integrando in modo sempre più frequente AI, AR e VR nelle esperienze d’acquisto online di grandi marchi del calibro di MAC, NARS e L’Oreal.
Credits to Ministry XR
Il marchio di prodotti per la cura della pelle Nutox ha collaborato con Ministry XR per creare uno strumento di analisi della pelle capace di offrire ai clienti un’esperienza iper-personalizzata durante l’acquisto online dei suoi prodotti skincare. Nutox ha scoperto che attraverso l’implementazione dello strumento AR era in grado di coinvolgere i propri consumatori, aggiungere valore al loro marchio e promuovere conversioni e vendite continue.
“Dal provare virtualmente i cosmetici all’analisi della pelle, l’AR e altre tecnologie dirompenti stanno cambiando il modo in cui i consumatori scoprono, sperimentano e si connettono con i marchi di salute e bellezza”.
Kimberley Yap, VP of Experience Design di Ministry XR
Anche lo studio Spark AR di Facebook ha integrato queste esperienze interattive nelle sue piattaforme. I popolari social media come Facebook, Instagram e YouTube incorporano questa tecnologia di realtà aumentata in banner pubblicitari che consentono ai consumatori di provare virtualmente i prodotti per il trucco attraverso i banner senza uscire dall’app. Anche beauty come Chanel, YSL, Charlotte Tilbury e Maybelline ora offrono servizi di prova VR sul loro sito web e app mobili.
3. Tutta la tua bellezza dentro una box
Un rapporto di Royal Mail prevede che il valore del mercato delle beauty box crescerà del 72% entro il 2022, e i dati provenienti da tutto il mondo sembrano concordare. Il recente sondaggio di First Insight ha registrato che il 25% dei consumatori americani, sia uomini che donne, è abbonato a una box di bellezza e un altro 32% degli intervistati prevede di abbonarsi nei prossimi sei mesi.
Nel settore dell’e-commerce di bellezza, esempi come Birchbox e Glossybox hanno mostrato quanto possa essere efficace un modello di business basato sulle beauty box in abbonamento. Le box di bellezza si sono rivelate le strategie che offrono le maggiori opportunità di crescita nel mercato beauty, quindi non sorprende che abbiano attirato l’attenzione di marchi e rivenditori come P&G con Gillette on Demand, Sephora con Play! e Walmart con Beauty Box.
FabFitFun è un brand che mantiene una base di clienti abbonati alle sue box di prodotti beauty perché soddisfa il loro desiderio di sperimentare prodotti di bellezza diversi e personalizzati rispetto alle loro esigenze. Il marchio nel 2018 ha generato entrate annuali di 200 milioni di dollari.
“Se i nostri clienti ci vedono come qualcosa di più di una semplice scatola, ma come l’accesso a una comunità e a una conoscenza preziosa, allora è difficile dare un prezzo al valore di quell’esperienza”.
Katie Rosen Kitchens, cofondatrice di FabFitFun
4. Il beauty non si colora solo di green
In uno studio di Nielsen si è scoperto che i consumatori del settore della bellezza confermeranno anche durante il 2021 le loro scelte di consumo sostenibili e naturali. Le vendite online di cosmetici privi di parabeni sono cresciute del 2,3%. Inoltre, le l’acquisto di cosmetici completamente naturali stanno crescendo del 12%, cinque volte più velocemente di quelli senza parabeni che soddisfano le stesse esigenze beauty. Un esempio è il marchio di cosmetici americano Kiehl’s, che ha riformulato la sua crema viso al fine di rimuovere i parabeni registrando un aumento delle vendite di $ 5 milioni.
Credits to Common Thread
Un sondaggio Harper’s BAZAAR su oltre 1.000 donne di tutte le età, razze ed etnie, ha scoperto che oltre il 60% delle persone intervistate sarebbe disposto a spendere per nuovi marchi se offrissero prodotti naturali. L’entusiasmo di provare qualcosa di nuovo a patto che sia green e amico dell’ambiente si riflette nella nascita di nuovi modi di intendere il settore del beauty come quello della bellezza blu, la tendenza nel preferire quei prodotti beauty che mirano a proteggere gli oceani e le riserve idriche.
5. Sfruttare i big data per lo sviluppo di nuovi prodotti
“I marchi che vinceranno in futuro sono quelli che possono coinvolgere i loro clienti, i loro follower, i loro fan, e condurli davvero nel loro marchio, aiutandoli a costruire il brand, i suoi prodotti e il suo modello di business” ha dichiarato Jennifer Goldfarb, co-fondatrice di Ipsy. Come riuscirci? Attraverso la raccolta di informazioni e feedback dei clienti.
In associazione con Procter and Gamble, Olay ha lanciato Olay Skin Advisor, uno strumento online di raccolta dati pensato per aiutare le persone a capire quali sono i prodotti giusti per la loro pelle. Ad oggi, Olay Skin Advisor ha raccolto più di sei milioni di dati, che hanno avuto un impatto significativo sullo sviluppo dei nuovi prodotti.
Olay ha appreso che una grande percentuale di consumatori desidera effettivamente prodotti per la cura della pelle senza profumo. Quindi il marchio ha successivamente lanciato versioni senza profumo delle sue creme idratanti per il viso Olay Whip che hanno riscontrato un grandissimo successo in termini di vendite.
Credits to Olay Skin Advisor
Un brand di bellezza che vuole lasciare un segno in questo nuovo anno non può fare a meno quindi di integrare nella sua strategia uno spazio online che prima ancora di mettere in vendita prodotti beauty sia capace di attivare relazioni, coinvolgere le persone in uno stile di vita comune e ascoltare il loro punto di vista.