Semplici, essenziali, dal design funzionale ed eco-sostenibili.. di cosa stiamo parlando? Dei packaging realizzati dalle aziende beauty per i propri prodotti.
Se in passato erano considerati semplicemente come dei contenitori o degli “involucri” la cui funzione era quella di proteggere i prodotti, oggi svolgono una funzione ancora più importante: devono saper comunicare un messaggio al consumatore. Indipendentemente dal contenuto, il packaging è il primo elemento con cui il consumatore entra in contatto e per questo motivo deve essere di impatto e coerente con i valore della marca.
L’estetica del packaging è l’unico aspetto che un beauty brand dovrebbe prendere in considerazioni o ci sono altri fattori da valutare?
Packaging: da protezione a funzione comunicativa
Lo sappiamo bene che è il prodotto a fare la differenza, ma è la confezione il primo elemento materiale con cui il consumatore entra in contatto. Questo spiega il motivo del perchè negli ultimi anni i marchi di bellezza si sono dedicati allo studio del packaging e dei suoi numerosi aspetti.
Fino a qualche anno fa la sua funzione primaria era quella di preservare e proteggere il contenuto del prodotto. L’estetica e la funzionalità erano aspetti secondari, centrale era la scelta di materiali che dovevano essere resistenti e facili da produrre. Cosa meglio della plastica, economica e presente in grandi quantità? Fortunatamente i tempi sono cambiati e ci si è resi conto che si possono realizzare packaging resistenti anche con materiali ecosostenibili e biodegradabili.
Il tema della sostenibilità è sempre più centrale sia per gli ingredienti stessi che compongono il prodotto, sia per il suo confezionamento. Lush, da sempre impegnato nella rivoluzione green dell’industria cosmetica, ha utilizzato il sughero come imballaggio per i suoi prodotti, realizzando i cosiddetti: cork pot.
I packaging oggi sono sempre più plastic free, amici dell’ambiente e riciclabili, ma non solo. Essendo un importante elemento comunicativo, devono saper riflettere l’immagine del brand e catturare l’attenzione del consumatore. Il design della confezione è un altro aspetto che non passa inosservato dall’occhio attento dei clienti.
Alcuni beauty brand hanno fatto dell’unicità del packaging un vero punto di forza, rendendo i prodotti iconici e riconoscibili. Basta pensare alle boccette di profumo di Jean Paul Gaultier che sono state pensate da subito come oggetto di design e non solamente come contenitore.
Le capacità della stampa digitale sono state rivoluzionarie per i packaging che possono assumere design e colori diversi dando addirittura ai consumatori la possibilità di personalizzarli.
Come emerso dai trend del momento, bisogna sempre ricordarsi che “less is more” è la formula vincente. L’essenzialità è tornata ad essere un must anche per le confezioni dei prodotti beauty. La semplicità quindi è in prima linea per garantire adattabilità, agilità e soprattutto trasparenza.
Si, i consumatori vogliono sapere cosa c’è dentro, vogliono andare oltre alle apparenze! Il giovane brand vegan Nūdo infatti, ha scelto di seguire questa linea utilizzando un materiale semitrasparente che permette al cliente di vederne il contenuto.
Design, funzionalità e sostenibilità sono aspetti indispensabili per il packaging. Insomma, si potrebbe dire che un marchio di bellezza nel 2021 non può non studiare nei minimi particolari il packaging dei propri prodotti. Il successo di un prodotto dipende anche da questo, per cui una strategia di comunicazione efficace dovrà comprendere lo studio un packaging coerente con l’immagine del brand.