Che ruolo ha il contatto umano oggi? Come veniva vissuto prima della pandemia? E quanti realmente conoscono i benefici che può avere sulla nostra salute fisica e psicologica?
Il ritmo della vita quotidiana moderna, le connessioni sempre più virtuali e la pandemia stanno ostacolando i contatti umani e fanno sentire le persone sole e isolate.
È nata da queste premesse la campagna #CareforHumanTouch di Nivea, importante iniziativa che il celebre marchio di prodotti per la cura della pelle ha deciso di lanciare con l’obiettivo di diffondere la consapevolezza degli effetti positivi del contatto fisico sulla salute. Punto di partenza del progetto sono infatti le ricerche scientifiche, commissionate da Nivea, che svelano oggi l’importanza del contatto umano per le persone, ma anche i preoccupanti livelli di solitudine che deriverebbero dalla sua mancanza, soprattutto in questo periodo.
Ad accompagnare la nuova campagna di brand purpose Nivea è anche il lancio di “Twins”, il toccante docu-film che celebra la straordinaria potenza del contatto pelle a pelle attraverso la vera storia di due gemelline nate prematuramente.
Il contatto umano durante la pandemia: lo studio
Nivea, a marzo 2020, ha deciso di commissionare una ricerca con l’obiettivo di indagare lo stato del contatto umano al tempo del virus. E così, durante lo studio “Human Touch Barometer Volume II- Touch in times of the pandemic” sono state intervistate, tra aprile e agosto 2020, 11.706 persone, residenti in 9 Paesi diversi. 1599 solo in Italia. I risultati hanno mostrato come durante l’emergenza sanitaria alla mancanza di contatto fisico si siano accompagnati, nella maggior parte delle persone, sentimenti di solitudine. Il desiderio di contatto non è diminuito ma al contrario sono aumentate le barriere per raggiungerlo.
Nello specifico, l’85% degli intervistati in Italia ha dichiarato che l’isolamento ha fatto capire quanto sia importante il contatto fisico per la salute, mentre per 4 persone su 5 gli ostacoli al contatto umano sono aumentati persino nella cerchia più stretta dei famigliari e degli amici intimi. Maggiormente colpite da questa situazione, secondo lo studio, le persone che vivono sole, i genitori single e gli individui tra i 16 e i 35 anni.
Il contatto pelle a pelle che salva la vita: il docu-film sulla storia delle gemelline nate premature
Ad accompagnare la nuova campagna NIVEA #CareforHumanTouch e a testimoniare il potere che può avere il contatto fisico nella nostra vita, è anche il lancio del docu-film “Twins” ideato dall’agenzia Jung von Matt SAGA e diretto da Sergej Moya per Tempomedia Productions.
Al centro, la vera ed emozionante storia di Lilly e Madelaine, due gemelline nate 16 anni fa ad Amburgo, premature di 9 settimane. Entrambe appaiono da subito estremamente fragili ma è la vita di una di loro, Madelaine, a essere in pericolo: la bambina è infatti nata con una malformazione cardiaca e non riesce a respirare da sola. Mentre genitori e medici assistono impotenti a quello che sembra un tragico destino già scritto, un’infermiera agisce d’istinto e decide di mettere le sorelline nella stessa incubatrice, favorendo il contatto pelle a pelle tra le piccole. A soli pochi giorni di vita Lilly abbraccia istintivamente la sorella e lo straordinario effetto di quell’abbraccio sulla salute di Madelaine è immediato: la gemellina sopravvive e, grazie al contatto con la sorella, diventa sempre più robusta.
L’impegno di NIVEA a sostegno delle persone a rischio di solitudine
Nell’ambito della nuova iniziativa #CareForHumanTouch, NIVEA ha lanciato il suo nuovo brand purpose “sosteniamo il valore del contatto umano per ispirare unione e vicinanza”. Inoltre sosterrà anche importanti progetti di skin-touch finalizzati a promuovere la qualità della vita delle persone a rischio di solitudine, come i bambini prematuri, le persone ipovedenti e gli anziani affetti da demenza. Ad esempio Nivea ha deciso di collaborare con un laboratorio di Lipsia che ha introdotto un piccolo bracciale tattile. Lo strumento applicato sul piede del neonato prematuro, si attiva in occasione di una fase di apnea e aiuta a regolarizzare il respiro del bambino.
Entro il 2025, il marchio ha infatti reso noto che investirà 20 milioni in progetti di skin-touch, destinati ad avere un impatto sulla salute e sul benessere individuale di oltre 150.000 persone. Non solo, l’obiettivo del brand, che ormai da più di 100 anni si prende cura della pelle delle persone, è quello di educare alla conoscenza dei benefici, spesso trascurati, che il contatto umano, può avere sulla salute.
E’ possibile seguire la campagna #CareForHumanTouch sui canali digitali di NIVEA. Infatti, attraverso una pianificazione digitale, Nivea ha pubblicato gli studi scientifici dedicati all’importanza del contatto umano durante la pandemia di Covid-19, che rivelano preoccupanti livelli di privazione del contatto umano e di solitudine.
Nella sezione dedicata al sito web di Nivea è possibile trovare diverse storie, interviste con professori, tutte riguardanti l’importanza del contatto umano come segno di amore per il proprio partner, per la famiglia, per amici e colleghi. L’esperienza del contatto è indispensabile per l’uomo, proprio come respirare, bere o dormire. Tuttavia, non ha lo stesso significato per tutti: ogni persona vive il contatto umano in modo diverso. Nelle storie pubblicate da Nivea, le persone condividono ciò che il contatto umano significa per loro.
Il futuro dell’iniziativa #CareforHumanTouch
Il contatto è il primo passo verso l’empatia con il mondo e per coltivare la gentilezza di cui abbiamo tanto bisogno per affrontare la realtà. Infatti, l’iniziativa sarà supportata da una campagna marketing a lungo termine che si rivolge soprattutto ad un target giovane e ai millenials. Il successo della campagna sarà inizialmente l’apertura di un dialogo con i giovani clienti che potrebbero non essere consapevoli dei loro prodotti come i loro genitori e, impegnarsi in un argomento attualmente importante mentre affrontano l’isolamento.
L’iniziativa lanciata da Nivea potrebbe essere un grande esempio per altri brand beauty che dopo la pandemia si ritroveranno a dover fronteggiare i cambiamenti che ha portato il virus a livello globale. I consumatori hanno bisogno di sentirsi parte di qualcosa e non più distanti. Per questo, essere vicini alle persone e farle sentire amate potrebbe essere un buon punto di partenza per una comunicazione efficace e human to human.