L’industria della bellezza naturale e biologica è in forte espansione. Quali aspetti dovrebbero considerare i marchi che vogliono entrare nella organic beauty routine dei loro consumatori?
Siamo nel mezzo di un’evoluzione della bellezza naturale che sta rapidamente diventando una rivoluzione. Per anni si è consolidata una consapevolezza diffusa rispetto ai rischi delle sostanze chimiche e sintetiche nascoste nei prodotti per la cura personale e si è così fatto strada un mercato che propone alternative più naturali. Questa tendenza è ormai diventata realtà grazie a brand che hanno capito che il bio non è solo un trend, ma una vera e propria necessità.
La cosmetica eco-friendly è quindi necessaria al pianeta, ma soprattutto alle persone che ogni giorno dimostrano con le loro scelte di consumo di preferirla a quella non naturale. Ormai è indubbia la diffusione di una coscienza collettiva che guida i consumatori in qualunque tipologia di acquisto. Persone più consapevoli e informate che valutano alternative sostenibili per soddisfare le loro esigenze.
Quanto vale il mercato Green?
In Europa vengono spesi ogni anno oltre 2.1 miliardi di euro per l’acquisto di cosmetici biologici. Le aziende che producono questo tipo di prodotti amici, dell’ambiente e della nostra pelle, sono circa 200.000. Si stima che il paese che investe e spende maggiormente nel mercato della bellezza naturale sia la Germania, seguita proprio dall’Italia con quasi 1.000 milioni di euro, successivamente troviamo Francia e Inghilterra.
Sembra molto allettante per un beauty brand quindi considerare l’idea di inserirsi nel mercato online della bellezza naturale. Tuttavia sarà necessario considerare alcuni aspetti fondamentali per elaborare la propria offerta sostenibile.
Come produrre un Cosmetico Biologico
Il primo passo, scontato ma per nulla semplice, è quello di creare dei prodotti beauty biologici e naturali. Dare vita a una linea di cosmetici sostenibili non è così facile come molti potrebbero pensare. Le aziende che desiderano entrare in questa fetta di mercato profittevole, ma soprattutto etica, devono attenersi alle linee di condotta racchiuse in un protocollo di certificazione. La produzione del cosmetico naturale è complessa e in molti casi le materie prime utilizzate per crearlo tendono a separarsi nel tempo presentando così un prodotto non piacevole all’uso o con proprietà organolettiche il cui odore sgradevole dovrebbe essere coperto da fragranze più piacevoli che però non possono essere chimiche.
Si deve osservare una specifica procedura per realizzare il cosmetico biologico che deve essere seguita accuratamente in fase di produzione. Tra gli istituti che rilasciano la certificazione che garantisce l’autenticità del prodotto beauty biologico c’è il CCPB (Consorzio per il controllo dei prodotti biologici) e l’ICEA (Istituto per la certificazione etica e ambientale).
A partire dal 1999 in Italia è stato reso obbligatorio riportare la lista completa degli ingredienti all’interno delle etichette dei cosmetici. Leggere le etichette dei prodotti è quindi il primo passo che un consumatore può fare verso la scelta di prodotti più etici e consapevoli.
Il consumatore bio
Il consumatore green è una persona sempre più informata e competente che molto spesso alle sue scelte di consumo sostenibili affianca uno stile di vita salutare. E’ interessante capire ora quali sono i fattori di valutazione che lo portano all’acquisto di un cosmetico naturale piuttosto che un altro:
Verificare se i prodotti beauty sono certificati e sicuri, privi di sostanze nocive per sé e per l’ambiente. Per un brand quindi è importante seguire tutti gli step necessari che compongono l’iter di Certificazione del cosmetico biologico. Queste fasi si possono consultare all’interno del sito della ICEA (Istituto Certificazione Etica e Ambientale).
Assicurarsi che i cosmetici non siano testati sugli animali.
Capire se i produttori di cosmetici bio utilizzano ingredienti e fornitori a km 0.
Verificare se oltre alla loro offerta sostenibile sostengano anche iniziative sociali a tutela dell’ambiente
Controllare che anche il pack dei cosmetici siano ecologici, realizzati con materiali degradabili al 100%
Perché il futuro dell’e-commerce beauty è sempre più bio?
Gli acquisti di prodotti green riguardano in gran parte la cura del viso e del corpo. Questo è un dato che delinea in modo sempre più evidente un’opportunità di mercato per i beauty brand profittevole e allo stesso tempo etica. Oltre il 50% di tutta la produzione green infatti riguarda i prodotti dedicati allo skin-care. Seguono i prodotti bio per i capelli con un 9,2% e la profumeria con l’8,6%.
Il mercato dei prodotti di bellezza biologici è quindi in forte espansione e molti sono i dati che dimostrano che il futuro dell’e-commerce beauty sarà sempre più bio. Secondo un nuovo studio, pubblicato dall’istituto di ricerca Fact MR, le vendite di prodotti di bellezza vegan hanno superato i $ 3.500 milioni nel 2019, dai quasi $ 3.352 milioni nel 2018. Questa ricerca ha analizzato anche il periodo di previsione dal 2018 al 2028, durante il quale si è stimato che il mercato dei prodotti bio registrerà un tasso di crescita annuale superiore al 6% fino al 2028.
I cosmetici e i prodotti per la skin-care sono essenziali nella beauty routine ed è questo uno dei motivi per cui i consumatori sono più che disposti a sostenere costi più ingenti per prodotti vegetali di alta qualità. Molti sono quindi i brand beauty che hanno deciso di sfruttare questa opportunità di mercato offrendo ai loro consumatori soluzioni bio per i loro rituali di bellezza giornalieri.
Si tratta di marchi emergenti che hanno ottenuto un grande vantaggio competitivo proponendo cosmetici biologici e naturali. Puoi scoprire di chi stiamo parlando nell’’articolo che svela una rivoluzione. Quale? La rivoluzione bio.