L’e-commerce è una piattaforma digitale cresciuta esponenzialmente in questo ultimo anno, ma se esistessero dei tools in grado di incentivare ulteriormente i giovani all’acquisto online?
Clearpay: il nuovo booster per l’e-commerce
“Buy now, pay later” è la filosofia di un brand sbarcato da poco in Italia. Ma di cosa si tratta e di chi stiamo parlando?
Clearpay, conosciuto con questo nome in UK e in Europa continentale, nasce in Australia nel 2014 come Afterpay. Si tratta di un marchio che permette all’utente finale di pagare i prodotti acquistati in quattro diverse rate senza interessi. Inoltre supporta merchant, brand e ratailer nelle loro attività, rimborsandoli dell’intero importo entro 24 ore dall’acquisto del cliente.
Questa innovativa soluzione ha spopolato in tutti i Paesi, compresa l’Italia, riscontrando un grande successo soprattutto da parte dei Millennials e dei giovani appartenenti alla Gen Z, che da tempo richiedevano una nuova modalità di accesso al credito rispetto alle classiche carte di debito.
Questa soluzione che effetto ha sull’e-commerce?
Se ancora ci fossero dei dubbi, questa soluzione offre molteplici vantaggi, dovuti sia alle caratteristiche intrinseche del concetto di “buy now, pay later”, sia alle specificità del servizio offerto al proprio partner. Per quanto riguarda il lato acquirente, il consumatore è più spinto all’acquisto e quindi alla conversion, poiché in un primo momento deve solo pagare una piccola quota (il 25%) dell’ammontare complessivo. Questo, quindi, porta ad un aumento importante nella conversione, ovvero dall’interesse verso il prodotto fino all’acquisto effettivo. Inoltre, è presente un aumento del ticket medio: l’utente è più propenso a spendere un importo maggiore, acquistando beni luxury oppure più prodotti. Secondo una stima effettuata dal brand, infatti, gli utenti triplicano i prodotti che mettono nel carrello e il ticket medio aumenta del 30/40%.
Attraverso questa nuova soluzione di pagamento si offrono anche delle opportunità al retailer: in primo luogo non rischia di cadere in truffe, dal momento che Clearpay si occupa di pagargli l’intera somma dell’acquisto dell’utente entro 24 ore. Inoltre, si porta ai partner un’utenza nuova (Gen Z e Millennials), altamente qualificata e pronta ad acquistare: l’utente arriva sugli asset di Clearpay per vedere quali brand abbiano questo servizio, in modo da utilizzarla su questi store abilitati. Ogni mese 35 milioni di utenti arrivano sulle shopping directory e atterrano sui siti dei retailer.
In Italia chi ha sposato più velocemente questa formula per velocizzare l’e-commerce?
In Italia c’è stata una forte richiesta sia da parte dei consumatori che dei brand, a partire da grandi marchi specializzati nei settori moda e bellezza.
Questo ha permesso a Clearpay di farsi conoscere sia dai consumatori, che hanno iniziato a familiarizzare con questo nuovo servizio, sia dai brand ancora scettici, aprendo così le porte anche ai piccoli commercianti su un nuovo modo di vendere online.
In altri Paesi esistono diversi marchi che offrono questo tipo di servizio ed è frequente che un commerciante offra ai suoi clienti la possibilità di scegliere il brand di Split Payment che più preferisce.
In Italia questa soluzione è nuovissima e cosa potrebbe succedere in futuro non è ancora certo: o si arriverà ad avere molti competitors nello stesso merchant oppure ci saranno pochi Splitpay brand che riusciranno a consolidarsi nel mercato.