Con la crescente attenzione e propensione da parte dei consumatori verso fragranze ecologiche e sostenibili, le aziende, seguendo l’esempio del colosso Givaudan, sono chiamate a investire nell’intelligenza artificiale. 

Il boom della domanda di profumi naturali, ecosostenibili e cruelty-free da parte dei consumatori e le costanti innovazioni dell‘intelligenza artificiale (AI) rese disponibili proprio per poter rispondere a queste nuove esigenze rappresentano una tendenza e un’opportunità per tanti marchi specializzati nella cura personale. 

Stando infatti, agli ultimi dati, resi disponibili dalla società di ricerche di mercato Frost & Sullivan, emerge che oggi i consumatori sono sempre più orientati verso prodotti naturali e biologici certificati COSMOS, Ecocert e Halal. Il che ha avuto come principale conseguenza la necessità di sviluppare “innovazioni significative” proprio per permettere ai marchi di fragranze di poter investire in queste nuove soluzioni e produrre ingredienti naturali e rinnovabili.

 

L’innovazione nella tecnologia sta catalizzando le aziende ad adottare l’uso di strumenti di intelligenza artificiale nel settore delle fragranze naturali, i quali consentono la digitalizzazione dello sviluppo del prodotto e una produzione efficiente. Inoltre, il vantaggio dell’utilizzo dell’IA nella creazione di fragranze è che abbrevia il processo decisionale fornendo un rapido suggerimento per formule o ingredienti alternativi. 

Monami Dey, Technical Insights Research Analyst di Frost & Sullivan

Così alcuni dei principali produttori di profumi, uno fra tutti Givaudan, hanno pian piano iniziato ad implementare queste tecnologie di intelligenza artificiale nel loro processo NPD, con il duplice  obiettivo di rispondere alle esigenze dei consumatori  e di fornire un aiuto prezioso ai maître profumieri impegnati nella creazione delle fragranze. Ad esempio, come parte della strategia di innovazione per il 2020, Givaudan ha lanciato anche Carto, una sorta di “mappa del valore dell’odore“, la quale grazie all’intelligenza artificiale, permette ai naso di sperimentare e creare molto più facilmente le loro idee olfattive. 

In conclusione, proprio come sostiene la società Frost & Sullivan, i marchi che cercano di stare al passo con la concorrenza dovrebbero concentrarsi sempre di più sugli strumenti digitali così da poter sviluppare nuove combinazioni di ingredienti profumati e opzioni di personalizzazione che possono creare valore aggiunto per i clienti. 

Nel mentre però, anche la scelta di investire in tecnologie per creare materie prime eco-compatibili e biodegradabili, così come in start-up specializzate in ingredienti naturali e cruelty-free potrebbero rivelarsi fruttuosi per i marchi che vogliono mantenere la propria competitività. Difatti, secondo i dati dell’analista Wunderman Thompson, l’83% dei consumatori è più propenso a scegliere marchi con un record di sostenibilità migliore, mentre il 70% afferma di essere disposto a pagare di più per prodotti rispettosi dell’ambiente.