Quante volte per promuovere un prodotto di bellezza le aziende si rivolgono a celebrities o influencer che però non sono veramente esperti e focalizzati sul beauty? E’ una cosa che capita spesso e che causa sempre più perplessità nei consumatori, i quali ormai sanno che queste figure sono pagate per dire e fare pubblicità ai beauty brand. 

Davanti a questa tendenza, di cui si è accorta anche l’industria della bellezza, sui social sta emergendo sempre di più una specie di “sotto-cultura” dominata da alcuni protagonisti della Generazione Z. Chi sono? Gli Skinfluncer, il cui obiettivo è finalizzato a rendere più trasparente e accessibile a tutti il mondo dello skincare

Chi sono gli skinfluencer?

C’è chi li considera come dei guru della skincare, ma più semplicemente sono ragazzi della Gen Z che usano i propri profili social per condividere la loro passione e le loro opinioni sul mondo della cura della pelle. Alcuni sono dilettanti appassionati, altri invece sono professionisti con una certa esperienza nel campo come Michelle Wong, Dr Dray e tanti altri. 

 

 

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A capo di questo “movimento”, che sta facendo riflettere il mondo della bellezza, c’è Hyram Yarbro che a soli 24 anni è diventato uno degli influencer più apprezzati dalla community per la sua assoluta sincerità nel parlare di skincare. I suoi contenuti sono diventati da subito virali, specialmente quando ha aperto il suo account TikTok skincare by Hyram

Inizialmente era YouTube il social prediletto da questa categoria di influencer, ma con l’arrivo di TikTok le cose sono cambiate e gli skinfluencer hanno spostato la conversazione su un social di grande tendenza. “La skincare può sembrare molto esclusiva, ma con i Tik Tok video si può renderla accessibile”, ha dichiarato Yarbro, che in meno di un anno è passato da 100mila a 7 milioni di follower.

 

 

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Il successo dei video TikTok con focus sui prodotti beauty lo conosce bene CeraVe che nel giro di pochissimo tempo è diventato uno dei beauty brand preferiti dalla Generazione Z, nonostante fosse presente sul mercato da una quindicina di anni. La direttrice marketing di CeraVe Caitlin King, rispetto a TikTok, ha affermato: “Veicolo per semplificare la scienza e insegnare a una generazione giovane a fare scelte più salutari per la propria pelle”.

 

 

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Perchè le persone si fidano degli skinfluencer? Si sa che i consumatori sono diventati sempre più scettici e attenti ai propri acquisti soprattutto se di mezzo c’è la salute che con questa pandemia ha assunto sempre più centralità anche nel settore beauty. Le persone percepiscono gli skinfluencer come dei loro simili che non sono lì per vendere un prodotto, ma per evidenziarne gli aspetti positivi e negativi senza filtri.

A differenza degli influencer beauty tradizionali, personalità come quelle di Hyram Yarbro si sono guadagnate la fiducia delle persone e l’attenzione dei beauty brand perchè hanno saputo creare un tipo di comunicazione innovativa, onesta e senza filtri. 

Oltre ai personaggi di spicco come l’Estetista Cinica founder di Veralab, che in diverse occasioni ha utilizzato i social per approfondire diverse tematiche relative alla cura delle pelle e ai suoi problemi, iniziano anche in Italia ad emergere i primi skinfluencer. Tra questi c’è Ilaria che con la sua pagina The Glow Tale ha creato una bella community con cui affronta tutti i falsi miti e non solo, legati al mondo della skincare. 

 

 

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In futuro ci dobbiamo aspettare che queste figure ricopriranno un ruolo sempre di maggiore importanza nell’industria della cosmetica. I contenuti creati dagli skinfluencer non sono solo virali e innovativi, ma svolgono una funzione educational in modo interattivo e divertente.