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Yepoda è un brand di skincare coreana che ha conquistato le vette della popolarità grazie alle sponsorizzazioni di centinaia di influencer e, soprattutto, tik toker del momento. 

Nell’ultimo periodo si è aperto un vero e proprio dibattito tra utenti e content creator sulla qualità e l’efficacia dei prodotti.

Sarà colpa di una sponsorizzazione massiva?

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Yepoda:
Perchè nasce la polemica?

Decantare che Yepoda “è un brand adatto a tutti i tipi di pelle” è un azzardo comunicativo abbastanza grave, soprattutto se si parla di prodotti per la cura della pelle. 

Ogni persona ha una pelle, una sensibilità e un ph differente, di conseguenza, difficilmente potrà esistere una linea intera di prodotti adatta a tutti. 

In una strategia comunicativa ben strutturata bisogna tener conto del messaggio da veicolare agli utenti, e questo, per i beauty brand è fondamentale. 

Nessuno critica nei confronti della qualità dei prodotti o dell’azienda in sé, ma le polemiche che il brand ha ricevuto dagli utenti sono reali e ciò accade a causa di una strategia di influencer marketing debole.

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Yepoda e la sponsorizzazione massiva su Tik Tok

Che le influencer abbiano un grande impatto sulle decisioni d’acquisto dei loro follower è ormai un concetto consolidato. Considerando il brand, i prodotti, i valori, il target e gli obiettivi da raggiungere, la scelta di introdurre nella loro strategia di marketing un canale come Tik Tok con una campagna di influencer marketing non è stata errata ma, analizzando il contesto e il modo in cui sono stati sponsorizzati i prodotti, sì.

Il brand ha adottato una sponsorizzazione massiva, il cui unico scopo era raggiungere più utenti possibili per accrescere la propria brand awareness, questo nel minor tempo possibile. Si tratta, dunque, di una strategia a breve termine che all’inizio risulterà vincente ma che nel tempo porterà ad una mancanza di fiducia e di credibilità.

 

Come funziona davvero l’influencer marketing?

Oggi l’influencer è diventata una figura professionale di tutto rispetto e, per questa ragione, non è un lavoro per tutti. Il primo punto su cui bisogna soffermarsi è il concetto di onestà ed etica professionale: prima di attivare una collaborazione con i brand bisogna conoscere i prodotti, testarli, constatare la loro efficacia e la veridicità dei prodotti e poi consigliarli alla propria community.

La popolarità di un’influencer si misura proprio dalla capacità di coinvolgere il proprio pubblico creando un rapporto diretto e di fiducia il quale, però, può crollare in un attimo se si veicolano messaggi sbagliati o carichi di disinformazione.

L’argomento skincare è sempre più un trend e coinvolge un bacino di utenti ampio, tra gli esperti del settore e la sensibilità di alcuni utenti che hanno dovuto combattere con l’acne e l’accettazione della propria pelle. 

Le strategie di beauty marketing necessitano di un’analisi accurata e, soprattutto, di una digital strategy ben strutturata.

Ecco uno dei video del #casoyepoda:

@influenceronesta Il caso yepoda . Puntate il dito verso di me perché secondo voi “Mino alla vostra credibilità “ tuttavia avete sprecato un altra occasione per preservarla . #skincare #yepoda #dicolamia #stitch ♬ suono originale – L’influencer_onesta