La rivoluzione green in atto nell’industria beauty sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di brand, i quali si stanno rendendo conto che, oggi, essere eco-sostenibili non è più una scelta ma un impegno da portare avanti nel tempo. 

L’Oréal, dopo aver lanciato attraverso Garnier la linea di shampoo solido, ha voluto apportare un altro importante cambiamento bandendo l’uso del pelo animale per la creazione dei propri pennelli trucco. Un passo importante che unisce il colosso francese ad altri 100 gruppi che hanno intrapreso questa scelta come: P&G, Morphe, Cult Beauty, Nars ecc. 

Se un marchio vuole intraprendere la strada della sostenibilità deve avviare un processo di cambiamento generale che non riguarda solamente i prodotti, ma anche l’azienda e i suoi valori

Essere eco-sostenibili da cima a fondo

Lo sappiamo bene che il mercato dei prodotti clean beauty ha subito un notevole incremento delle vendite dal 2018 ad oggi, registrando un +17%

Secondo Alessandro Bruzzi, CEO di Uala (app dedicata alla bellezza e al wellness)La bellezza sostenibile comprende almeno tre tipologie di prodotti cosmetici: quelli naturali, che devono provenire da una materia prima non lavorata, quelli biologici (almeno al 95%) e i vegani, nei quali sono ammessi solo componenti di origine vegetale e che come i precedenti non devono essere stati testati sugli animali”.

Quando i consumatori acquistano un prodotto non sempre sanno veramente cosa c’è dietro la produzione di quest’ultimo. In un’era in cui la trasparenza è diventata la chiave per sopravvivere sul mercato, i marchi di bellezza non possono più tenere nascoste le informazioni relative agli ingredienti e al processo produttivo utilizzato per i realizzare e testare i prodotti. 

In Europa, dal 2013 esiste una legge che vieta di testare gli ingredienti cosmetici sugli animali. Purtroppo però la legge del cruelty-free non è valida in tutti i Paesi del mondo e la Cina rappresenta quello più problematico. Un beauty brand infatti, per poter vendere i propri prodotti in Cina deve averli prima testati sugli animali. 

 

 

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Le numerose pressioni portate avanti dall’organizzazione no-profit americana che sostiene i diritti degli animali PETA, hanno spinto la multinazionale francese L’Oréal ad eliminare l’uso del pelo di qualsiasi animale, inclusi tassi e capre. Per ogni pennello fatto col pelo di tasso o di capra, un animale sensibile ha dovuto subire una morte violenta“, afferma la direttrice dei progetti aziendali della Peta, Yvonne Taylor.

 

 

Esistono diverse alternative al pelo animale per creare pennelli eco-sostenibili. Ad esempio, Lush ha una linea di pennelli vegani realizzati con setole sintetiche, impugnatura in legno e ghiera in alluminio riciclabile. 

 

 

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Anche Aveda, che dallo scorso mese è diventato un beauty brand 100% vegan, ha una linea di pennelli professionali per il make-up con morbide setole di fibra di taklon e manici composti per il 30% di fibra di lino naturale e il 70% di polipropilene. 

 

Credits to Aveda

 

Non ci dobbiamo stupire quindi se sono sempre di più i beauty brand che si spostano verso l’utilizzo di materiali eco-sostenibili e riciclabili. Ormai essere eco-sostenibili non è semplicemente un must, ma anche un “dovere” morale nei confronti del nostro Pianeta.