Un beauty brand deve puntare sempre in alto… Ma quanto di preciso? Fino a toccare lo spazio. Una meta ambiziosa che Estée Lauder prevede di raggiungere con il lancio del suo nuovo siero. Si tratta di un vero e proprio lancio spaziale che farà arrivare in orbita più di 3.500 kg di cosmetici a bordo della navicella spaziale Cygnus a 259.
Non è la prima volta che la NASA, tra ricerche e esperimenti scientifici, mostra il suo interesse per il mercato del beauty. Con Eu de Space, la famosa stazione spaziale ha commercializzato su Kickstarter la fragranza che fa sentire sulla propria pelle il profumo dello spazio. Ora è la volta del siero Advanced Night Repair di Estée Lauder che diventa il protagonista della beauty routine degli astronauti.
Astronauti o videomaker?
Sono proprio loro infatti che si cimenteranno in riprese e photoshooting del siero Advanced Night Repair raccogliendo così il materiale per la futura campagna commerciale di Estée Lauder. Sentiamo tanto parlare di content marketing, influencer activation e strategie digitali, ma chi l’avrebbe mai detto che il compito di dirigere il contenuto di una campagna promozionale di un beauty brand fosse affidato proprio a degli astronauti?
Una grande trovata quella di Estée Lauder e della famosa stazione spaziale. Nessuno ha ancora visto questa campagna pubblicitaria, di fatto non esiste ancora, eppure tutti già ne parlano. La NASA si occuperà dei costi della missione ma, secondo l’accordo, Estée Lauder dovrebbe rimborsare circa 128.000 dollari, una parte davvero minima del costo complessivo del progetto.
Le riprese nello spazio rientrano nell’accordo “Space Act Agreement” basato su una direttiva del 2019 che punta ad attirare investimenti privati nel settore spaziale. L’amministrazione Trump ha inoltre recentemente incoraggiato la NASA a esaminare modi per “catalizzare e alimentare” l’economia statunitense. Ecco che si iniziano a comprendere gli interessi della NASA nel prendere parte alla creazione di una campagna pubblicitaria di un beauty brand.
Sembra essere arrivato il momento della commercializzazione dello spazio. Sempre nel 2019, la NASA infatti aveva annunciato che avrebbe incaricato gli astronauti ad impiegare 90 ore del loro tempo in attività di commercializzazione che comprendono la produzione di video per l’intrattenimento come film e documentari.
“Stiamo spendendo una modesta quantità di tempo dell’equipaggio, solo il 5%, in attività commerciali e pubblicitarie perché una forte economia spaziale commerciale può sostenere gli interessi nazionali”, spiegava Phil McAlister, direttore dello sviluppo del volo spaziale commerciale della NASA.
Le collaborazioni possono risultare vincenti in termini di awareness se c’è coerenza e sinergia tra i brand. Estée Lauder e NASA è solo una delle infinite le possibilità di azione quando si tratta di co-marketing.