Quanto è inclusivo il settore beauty? Negli ultimi anni molti brand hanno fatto passi da gigante per garantire prodotti adatti a tutte le identità di genere, tonalità della pelle e tipi di corporatura iniziando a includere le esigenze delle persone con disabilità. Per troppo tempo, questa fascia di pubblico è stata trascurata, ed è in questo momento che alcuni brand stanno riprogettando i loro prodotti per garantire una routine di bellezza facile e semplice alle persone con diverse disabilità.



Ecco alcuni brand che hanno iniziato ad affrontare il problema dell’adaptive beauty.

Gucci ha lanciato una campagna intitolata “Unconventional Beauty“, che celebra la “bellezza non convenzionale” promuovendo il nuovo Mascara Gucci L’Obscur. Gucci ha costruito questa campagna con tre modelli, uno dei quali è Ellie Goldstein. La modella britannica di 18 anni, è una delle prime con la sindrome di Down ad essere presente nella pubblicità del brand. Con soli tre anni di esperienza professionale, Ellie è diventata uno dei modelli che rappresentano la spinta di Gucci di bellezza tra i brand di lusso.

 

 

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Un altro passo avanti è stato fatto dalla l’Oreal, la quale ha presentato al CES 2023 due prototipi ad alta tecnologia per una bellezza sempre più inclusiva e alla portata di tutti: Hapta e Brow Magic. L’applicatore make up per persone con disabilità Hapta è studiato per permettere alle persone con capacità motorie ridotte a mani e braccia di applicare perfettamente il rossetto.

Brow Magic, invece, è un dispositivo che permette di dar forma alle sopracciglia in pochi secondi grazie a minuscoli ugelli e a una tecnologia di stampa.

Un altro esempio interessante è quello di Unilever, un brand statunitense che si occupa di produrre deodoranti, ha sviluppato il primo deodorante inclusivo al mondo per persone con disabilità visive e motorie degli arti superiori.
Il prodotto presenta una forma “ad uncino” e una impugnatura che facilitano la manipolazione da parte delle persone con disabilità motorie con una sola mano. L’idea è stata elaborata attraverso il contributo di persone con disabilità, in modo da ascoltare la voce dei diretti interessati per soddisfarne al meglio i bisogni.

 

 

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